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Moto circolare uniforme
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Il moto circolare uniforme è il movimento compiuto da un corpo (punto materiale) che si muove su un piano su una traiettoria circolare a velocità (angolare) costante. In questo tipo di moto piano, il punto materiale percorre archi di circonferenza uguali in intervalli di tempo uguali (ovvero, il vettore posizione che congiunge il punto P al centro della traiettoria circolare spazza angoli uguali in tempi uguali).
Il punto P si muove lungo la traiettoria circolare con una velocità costante percorrendo archi di circonferenza uguali in intervalli di tempo uguale per cui il vettore posizione spazza angoli uguali in tempi uguali. Un giro completo descrive un angolo di 2π in un tempo T (detto periodo) per cui la sua velocità angolare, detta pulsazione, è ω=2π/T.
Pertanto, essendo costante la distanza dal centro (pari alla misura del raggio r), il movimento può essere descritto con una legge oraria in cui si legano angolo e tempo:
θ(t)=θ0+ωt (leggi: teta di t uguale a teta zero più omega t)
dove
- la lettera greca θ (teta) rappresenta l'angolo formato dal vettore posizione (congiungente il centro O con il punto P) e un diametro preso come riferimento;
- l'angolo θ0 rappresenta l'angolo iniziale (solitamente posto uguale a zero);
- ω è la velocità angolare, t il tempo (rispetto ad un istante iniziale posto uguale a zero).
Apple: un bug (?) dell'ultimo aggiornamento iOS fa riapparire vecchie foto cancellate!?!
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Diversi utenti della Apple hanno segnalato che dopo aver aggiornato il sistema operativo di iPhone o iPad alla versione 17.5 siano (ri)apparse foto vecchie, vecchissime nella loro galleria fotografica! Foto e altri contenuti multimediali cancellati definitivamente dal telefono e da iCloud che sono "magicamente" riapparse creando comprensibili dubbi sulla gestione dei dati degli utenti che fidandosi di quanto dichiarato, ritenevano davvero cancellate le proprie foto, video e quant'altro conservato su iCloud. Tecnicamente potrebbe trattarsi di un bug di sistema che ha reindicizzato le foto ignorando il fatto che fossero contrassegnate come cancellate definitivamente.
Questo fa intuire come in realtà si trattasse di files non cancellati veramente dai servers della Apple, ma soltanto contrassegnati come tali e questo apre scenari che possono mettere in grande difficoltà l'azienda di Cupertino. Il tema della gestione dei dati, dell'integrità degli stessi così come della loro cancellazione volontaria è molto delicato perché i contenuti possono essere molto privati e compromettenti.
Ricordiamo come la sbandierata invulnerabilità dei sistemi Apple fu clamorosamente contraddetta nel 2016 con l'estrazione dei dati fatta da una azienda specializzata su richiesta del governo americano. La FBI che indagava sull'attentato terroristico di San Bernardino in California: Apple si era rifiutata di decriptare i dati del telefonino del terrorista sostenendo di non voler violare il contratto di riservatezza con i clienti e fu ridicolizzata dal lavoro di una famosa azienda di analisi forense e decriptazione dei dati.
Adesso potrebbe arrivare una class action a mettere in serie difficoltà l'azienda che comunque perde in immagine per la evidente violazione della fiducia riposta dagli utenti nella gestione dei dati.
Brokewell, il finto aggiornamento di Chrome che ruba dal conto corrente
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L'aggiornamento del browser Chrome, prodotto da Google ed usato da milioni di utenti in Italia e nel mondo è sicuramente un atto necessario ed utile per aumentare la sicurezza durante la navigazione in rete e garantire una maggiore performance durante l'uso dello stesso con le correzioni e le aggiunte di funzionalità. In questi giorni circola un virus, o meglio un cosiddetto "dropper", cioè un codice malevolo che scarica ed installa il virus che, traendo in inganno l'utente tramite una interfaccia molto simile se non identica all'originale, lo induce a installare un finto aggiornamento di Chrome per poi scaricare ed installare il virus Brokewell.
Quest'ultimo è un virus raffinato, potente, che riesce ad aggirare le protezioni di Android, ottenendo autorizzazioni che non sono state esplicitamente concesse dall'utente. Accedendo, infatti, alle funzionalità di accessibilità (usate solitamente dagli ipovedenti, ad esempio), il codice malevolo cattura lo schermo (e quanto digitato sullo stesso), sottraendo, quindi, i dati relativi alle credenziali di accesso ai siti (es. banca) o ai social.
Il malware è stato identificato dagli esperti di sicurezza della Threat Fabric e si installa dopo che l'utente che sia finito in una pagina web falsa viene indotto a cliccare "accetta" o "installa" alla richiesta di aggiornamento (finto) di Chrome. Sembra che il virus sia stato confezionato da un noto hacker conosciuto sotto il nome di "Baron Samedit", già autore di software per verificare account rubati.
Attenzione, quindi, a cliccare / accettare aggiornamenti che non siano provenienti da PlayStore.
Tipologie di licenze Creative Commons (CC).
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Le licenze di tipo creative commons permettono agli autori dei contenuti di stabilire le condizioni di utilizzo della propria opera secondo diverse
- CC BY Attribuzione. Permette di distribuire, modificare creare opere derivate dall’originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell’autore.
- CC BY SA Attribuzione – Condividi allo stesso modo. Permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall’originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell’opera all’autore e che alla nuova opera vengano attribuite le stesse licenze dell’originale.
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https://creativecommons.it/chapterIT/index.php/license-your-work/
Le licenze
Le licenze Creative Commons sono contratti attraverso i quali il titolare dei diritti d’autore concede ad una generalità di soggetti indefiniti l’autorizzazione all’uso dell’opera. Il licenziante, dunque, non cede i propri diritti ma ne concede il godimento a terzi (licenziatari) a determinate condizioni. Le licenze CC si basano sul concetto di “some rights reserved”, in base al quale, il titolare decide quali diritti riservare e quali concedere in uso. Alla stregua delle condizioni generali di contratto, le licenze Creative Commons, seppure predisposte da un terzo (ossia dalla omonima organizzazione no -profit) e non da uno dei contraenti, esplicano la loro efficacia e quindi si ritengono regolarmente concluse al momento dell’utilizzo dell’opera secondo i termini dettati dalla specifica licenza adottata dal titolare dei diritti.
Le licenze Creative Commons 4.0
Le licenze Creative Commons sono disponibili in tre forme: il Commons Deed (ovvero i simboli user friendly riassuntivi dei termini delle licenze), il Legal Code (il vero e proprio contratto di licenza per esteso) e il CC REL – Creative Commons Rights Expression Language (l’insieme di informazioni leggibili dal computer).
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